Abbiamo già visto quanto sia necessario, oltre che utile, sia per noi che per l’intera società richiedere lo scontrino fiscale; cerchiamo ora di spiegare i dati e i simboli presenti obbligatoriamente in questo.
Innanzitutto vediamo come si riconosce uno scontrino fiscale: basta osservare la presenza del logotipo fiscale, una sigla, solitamente in basso a sinistra, costituita da una specie di “m” ed una “f” (inclinate, unite insieme) che stanno per Misuratore Fiscale.
Oltre questo, deve contenere altre indicazioni, ciascuna in un proprio capoverso, ben specificate dalla legislazione italiana.
. In alto troviamo il nome della ditta, la denominazione (o ragione sociale), o anche nome e cognome del Commerciante;
. Ubicazione dell’esercizio dove è stato fatto l’acquisto del bene o servizio;
. Numero della partita iva dell’emittente;
. Dati contabili (cioè corrispettivo, eventuali subtotali e/o rimborsi, totale dovuto, eventuali corrispettivi non riscossi);
. Eventuale denominazione della merce;
. Data, ora di emissione e numero progressivo (il numero dopo Sc. indica quindi anche quanti scontrini sono stati rilasciati in quella giornata fino a quel momento);
. Numero di matricola dell’apparecchio (registratore di cassa) che ha rilasciato lo scontrino, preceduto da due lettere relative all’identificazione del produttore o importatore.
Questo tipo di scontrino, chiamato anche Scontrino parlante, viene stampato su un rotolo, in dotazione, in carta termica omologata dall’Istituto Superiore di Poste e Telecomunicazioni. Sul retro, troviamo per tutta la lunghezza il nome del produttore della cartiera e la data di scadenza della carta.
Simpatiche poi le immagini e gli auguri che vengono a volte aggiunte in fondo durante le feste natalizie: ma queste, purtroppo, non sono obbligatorie per legge. 🙂
caro severo, sei proprio un poveretto..invece di essere contento che finalmente vengano scoperti i negozianti come te che fanno i furbi, ti lamenti. Sono sempre gli altri quelli marci vero?
Rispondi quello che vuoi tanto non leggerò mai la tua risposta visto che non mi interessa, semplicemente godo quando sento quanti furboni come te vengono presi in castagna, che siano pizzaioli, fruttivendoli o muratori.
ciao ciao e cambia auto ora che il megasuv non puoi più permettertelo probabilmente 😀
Io mi chiedo si pensa sempre al commercio agli imprenditori alle piccole aziende come grandi evasori facendo di tutta l’ erba un fascio ma gli operai che regolarmente fanno il secondo lavoro naturalmente tutto nero e ce ne son tanti li vogliam controllare ?