In Italia il Codice Fiscale è stato introdotto nel 1973 per semplificare l’operato dell’Agenzia delle Entrate e riconoscere in modo univoco i residenti nel territorio italiano. Le persone fisiche hanno un codice fiscale composto da sedici caratteri alfanumerici, mentre per le persone giuridiche (enti, società) è composto da undici caratteri solo numerici.
Vediamo, in generale, tranne taluni casi, da cosa è composto il codice fiscale personale:
. Le prime tre lettere corrispondono alle prime tre consonanti presenti nel cognome (se insufficienti vengono inserite anche le vocali, oppure, in cognomi di sole due lettere si aggiunge la lettera X come terzo carattere)
. Le successive tre lettere vengono prese dal nome in maniera analoga alle precedenti (prima le consonanti e in caso le vocali)
. Altri cinque caratteri per evidenziare la data di nascita e il sesso. Si prendono le ultime due cifre dell’anno di nascita, seguite da una lettera che indica il mese e successive 2 cifre indicanti il giorno di nascita (se il soggetto è femmina a tali cifre si somma il numero 40)
. Quattro caratteri alfanumerici indicanti il comune italiano o lo stato estero di nascita (una lettera e tre cifre).
. Un’ultima lettera definita come Codice di controllo, calcolato secondo un particolare algoritmo sulla base dei precedenti 15.
In rete esistono numerosi siti web e software in grado di calcolare il Codice Fiscale, inserendo i dati dell’individuo. Non sempre però il risultato è corretto: solo il codice rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, che in diversi casi potrebbe essere leggermente modificato (vedi per esempio in casi di omocodia) è ufficiale.
Da alcuni anni la Tessera Sanitaria sostituisce il tesserino plastificato del codice fiscale per tutti i cittadini che hanno diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Italiano.