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Assassin’s Creed III: quello che vogliamo vedere.


Assassin’s Creed: Revelations è stato lanciato la scorsa settimana; si tratta di un altro spin-off con protagonista Ezio.

Senza ombra di dubbio un eccezionale sequel ma con aspettative più basse rispetto a quelle cui forse speravamo di vedere dopo Brotherhood.

Durante l’attesa per l’uscita di Assassin’s Creed 3 (fine 2012), infatti, abbiamo trascorso parecchio tempo a riflettere su come realizzeranno ciò che ci piacerebbe vedere e provare nel prossimo numero della serie.

Ambientazioni

Moltissime ambientazioni e periodi storici sono stati proposti in occasione di questa discussione: dal Giappone feudale alle rivoluzioni americane e francesi, passando per l’antico Egitto fino agli Aztechi e Maya.

Sarebbe assolutamente entusiasmante un AC3 nell’era della Londra Vittoriana! Immaginatevi le scene: l’architettura si presterebbe perfettamente alle classiche meccaniche di free-running di Assassin’s Creed ma non ci sarebbero più le tradizionali ambientazioni soleggiate ed esotiche.

Un radicale cambiamento di scenario quindi, dove possiamo immaginarci in piedi su di un tetto nero, incrostato di sporcizie, da lì la visione di una città produttiva e vitale, tipica di Sherlock Holmes e Dorian Gray, sovrastata di un cielo offuscato da spesse nuvole di fumo di caminetti.

E che dire di un Inghilterra medievale? Abbiamo apprezzato molto le Crociate nel primo Assassin Creed, tanto che molti dei fan sono pronti a tornarvici.

Naturalmente dovremmo sempre tener presente l’epoca moderna che ruota intorno alla figura di Desmond Miles. L’Animus, che ci permette di rivivere i ricordi passati, è in realtà un artificio moderno, per questo durante il gioco avremo sempre dei rimandi a scene ambientate nel nostro periodo.

Brother in arms

La modalità co-op è qualcosa che vorremmo certamente provare in Assassin’s Creed 3. Potrebbe essere interessante immaginare un free-run fra i tetti con un compagno.

I primi co-op action games non sono in realtà così noti. Tra questi, potrebbe venirci in mente The Cursed Crusade che diciamocelo,… non è poi un gran ché. Immaginate allora la possibilità di coordinare un assassinio in contemporanea, un giocatore distrae le guardie mentre l’altro sopraggiunge sull’obiettivo.

I giocatori potranno sfidarsi l’un l’altro in gare di corsa e avere la possibilità di intralciarsi usando ad esempio proiettili o allertando guardie a loro favore.
Ubisoft ha dichiarato “there will definitely be co-op in the brand” (sicuramente ci sarà una modalità cooperativa nel ‘prodotto’), inoltre ha aggiunto che la serie si concluderà con una trilogia, perciò, per esclusione, AC3 sarà l’ultima possibilità per poter avere una modalità co-op.

Nuovi assassini

Ezio è un personaggio straordinario ma ad oggi è stato protagonista di ben tre episodi. Forse è tempo di considerare un nuovo assassino.

Potrebbe essere interessante vedere una donna come volto principale anche se, probabilmente, l’importante non è tanto il sesso quanto che il protagonista sia ben inserito tra le vicende nella storia.  In ogni caso, quello che vogliamo, è che rimanga un tipo tosto, audace e deciso.

È vero altresì che Desmond, attraverso l’Animus, si è allenato duramente per diventare un assassino provetto, l’abbiamo visto evolvere tra le vicende della storia della serie, l’abbiamo visto crescere e apprendere diverse abilità, non solo fisiche. Per questo riteniamo che potrebbe ricoprire ancora il ruolo principale della scena in AC3; questo ci porta al successivo punto…

Il culto dell’eroe

Desmond Miles è il personaggio chiave della trama per questo vorremmo vederlo trattato come tale nel terzo episodio.

Potrà difendersi in combattimento e sgattaiolare via dai guai in stile Mirror’s Edge con il protagonista che tenta di fuggire dai proiettili dei suoi inseguitori fra i tetti dei palazzi di una città moderna. Anche se temiamo che potrebbe non essere una buona idea lasciare che Desmond brandisca fucili o pistole.

Silente e mortale come un giaguaro

Il combattimento in Assassin’s Creed è sensazionale. È soddisfacente, brutale e ha un impatto molto realistico. L’unica pretesa è che si potrebbe perfezionare ancora un po’ sotto certi aspetti. È difficile ad esempio credere che nella realtà i nemici attendano il proprio turno in cerchio, pazientemente, nell’attesa di essere massacrati.

Probabilmente risulta logico muovere questa critica dopo aver giocato ad Arkham City, che ha chiaramente ridefinito questo sistema; gli sviluppatori potrebbero trarne qualche buon insegnamento per AC3.

Fondamentale, inoltre, sarebbe una rivisitazione del sistema di controllo, incentrato più sul combattimento corpo a corpo. “Ma Ezio ha usato pistole nei giochi precedenti” qualcuno potrebbe notare. Sì, ma davvero volete passare tutto il tempo di gioco con un arsenale di armi da fuoco dove basta tenere premuto X o quadrato mentre il gioco automaticamente allinea il tiro? Inoltre, vogliamo vedere Assassin’s Creed trasformarsi in uno shooter? L’approccio migliore sarebbe per Desmond evitare del tutto l’uso delle armi da fuoco.
Source:  CVG

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