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Piccoli cantautori crescono


’Nanì e altri racconti’’. Ovvero la musica giovane che incontra la leggenda…Ma anche il braccio che incontra la mente. Chi canta è Pierdavide Carone, giovane cantautore romano emerso grazie alla partecipazione al popolare talent di casa De Filippi. Chi ci mette l’anima è, invece, quel Lucio Dalla che nel corso della sua carriera è riuscito a portare al successo voci come quella di Carboni o Bersani su tutte. Pierdavide firma testi e musiche di tutti i pezzi contenuti nel disco eccetto ‘’Nanì’’ (quinta classificata allo scorso Festival di Sanremo), scritta a quattro mani insieme con lo stesso Dalla che, sorprendentemente, si propone come produttore e arrangiatore dell’intero lavoro. Una collaborazione breve ma intensa, la loro, durata solo pochi mesi; mesi nei quali la giovane artisticità di Pierdavide ha saputo assorbire come una spugna la linfa preziosa dell’istrionismo dalliano per riflettere, maturare, stupire. Carone si cala nel ruolo di perfetto cantastorie in modo altamente credibile, ricordando l’estro spettacolare dell’indimenticato Rino Geatano. Lo fa a partire dalla stessa ‘’Nanì’’ (meraviglia anche solo ascoltare i cori drammatici di Lucio Dalla), splendida filastrocca fatta valzer, nella quale Pierdavide canta disperato l’amore impossibile di un adolescente per una prostituta (Dimmi perché tu ami sempre gli altri ed io amo solo te…). Un punto da cui ripartire per migliorarsi. E se la regola dice che il terzo album debba essere quello della maturità, ‘’Nanì ed altri racconti’’ è quel disco che rispecchia la regola; pubblicato il 15 febbraio 2012 per ‘’Sony Music’’, è il frutto di un anno di riflessioni: Pierdavide ha saputo far confluire tutte le idee in quaranta minuti di puro cantautoralismo in cui l’ormai compianto Lucio Dalla, con estrema intelligenza, si è divertito a donare quei piccoli colpi di genio capaci di arricchire ulteriormente l’opera. Dieci sono le canzoni che ne fanno parte, dalle quali emergono senza dubbi ‘’Basta così’’ (forse quella che risente maggiormente dell’influenza dalliana), ‘’In punta’’ (che per certi versi ricorda qualche sonetto shakespiriano) e l’amara ‘’Vuoto cosmico’’. Il giovane cantautore non perde, tuttavia, ciò che aveva caratterizzato le sue precedenti fatiche, l’ironismo: a dimostrarlo è la presenza di pezzi come ‘’Il twist del sud’’. La somma del tutto porta ad un risultato insolito, un disco a metà tra l’acclamante popolarismo e l’eremitica nicchia. Ma come può, un giovane ‘’amico di Maria’’, mettere alla luce un disco d’élite? (m.drake.m.)

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1 commento a “Piccoli cantautori crescono”

  1. Giorgia ha detto:

    Un’altra canzone (a mio parere migliore di Basta Così) degna di nota è Tra Il Male e Dio, che ha scritto a 18 anni e che parla di un amore incestuoso. Tanto di cappello per Carone.

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